Corsi di aggiornamento e specializzazione

Tra il febbraio 2011 e dicembre 2019 partecipo ai livelli 1, 2A e 2B del concetto Maitland coi docenti accreditati I.M.T.A. Robert Valentiny, Pierre Jeangros, Pieter Wsterhuis e Renate Wiesner.

Dopo anni di terapia manuale conoscendo e frequentando con molta intensità concetti derivati da Maitland e/o con sviluppi creati da ex docenti Maitland, finalmente, ho potuto partecipare a queste prime tre parti del corso. E' stata un'esperienza all'altezza delle aspettative, la sistematizzazione della valutazione e del trattamento che mi sono portato a casa ha reso l'aver frequentato il corso estremamente utile. Sto utilizzando tutti questi nuovi concetti sia per i trattamenti sia per meglio organizzare le lezioni.

Composto da 6 seminari:

• Combined Movement Theory modulo cervicale con Dr. Christoph McCarhty
• La diagnosi differenziale tra patologie vascolari e radicolari come fonti di sintomi muscoloscheletrici, valutazione e gestione del trattamento del paziente affetto da disturbi causati da colpo di frusta con Roger Kerry e Alan Taylor
• Combined Movement Theory modulo lombare e dorsale con Dr. Christoph McCarhty
• La valutazione e trattamento neurodinamico – quadrante superiore. Neurodinamic Solutions (M.Shacklock) Corso tenuto da Alfio Albasini.
• Il trattamento biopsicosociale del paziente affetto da lombalgia cronica. Tom Arild Torstensen (Stoccolma Svezia)
• La valutazione e trattamento neurodinamico – quadrante inferiore. Neurodinamic Solutions (M.Shacklock) Corso tenuto da Alfio Albasini

La formazione continua di aggiornamento e specializzazione al di fuori dell'Italia divide i corsi con una progressione caratterizzata dall'aumento del numero di ore di lezione e della complessità degli argomenti trattati. La progressione è composta in ordine da Certificate of Advanced Studies (10-15 punti ects), Diploma of Advanced Studies (30 punti ects) e Master of Advanced Studies (60 punit ects). Il Certificate che ho conseguito qui quindi è il primo gradino di questa progressione. Tutti i docenti vengono selezionati per le loro capacità didattiche oltre che per la rilevanza accademica della loro formazione e produzione scientifica.

In questo seminario per la prima volta Diane Lee ha trattato in un seminario extra curricolare, rispetto al suo corso completo di due anni che si tiene soltanto a Londra ed a Vancouver, delle connessioni meccaniche e neuromuscolari tra le disfunzioni del bacino e quelle della gabbia toracica.

Il congresso è stato molto interessante, soprattutto per la possibilità di dare un’occhiata dall’interno al funzionamento del sistema di prevenzione e cura dei problemi muscoloscheletrici del Chelsea FC. Visto dall’Italia questo club è impressionante dal punto di vista organizzativo, l’efficacia dei loro interventi è strettamente collegata alla organizzazione ed alla capacità di “fare gruppo” da parte di tutti i professionisti coinvolti nel progetto. Very impressive

Questo è un corso molto intenso dove in 8 giorni di lezione si studiano le più recenti nozioni in tema di valutazione della colonna lombare, dorsale e cervicale, differenziazione tra problemi di ipomobilità e ipermobilità e tra le ipomobilità differenziazione tra compressione di elementi nervosi periferici e sensitivizzazione degli stessi elementi. Da tutte queste differenziazioni discendono delle sostanziose differenze nel piano di trattamento.

E’ stato un corso molto importante sia per attualizzare le mie conoscenze rispetto a molti aspetti della terapia manuale vertebrale sia per apprendere questi nuovi metodi per differenziare i problemi e per adeguare il trattamento in accordo coi dati emersi da questa modalità valutativa. Dal punto di vista tecnico le manovre incluse nel corso sono la neuro dinamica di Bob Elvey, mobilizzaioni e manipolazioni vertebrali su tutti i livelli e le tecniche vertebrali di Mulligan.

Questo è il primo corso tenuto nei paraggi dell’Italia da Lyn Watson, una delle più importanti ricercatrici mondiali nel trattamento muscolo scheletrico dei problemi di spalla.
La sua proposta di valutazione e trattamento è estremamente raffinata e complessa e riesce e sintetizzare in modo originale le procedure del trattamento passivo con quelle del trattamento attivo.

Con questo corso ho completato la formazione sulla neuro dinamica. A partire da questo modulo ho avuto la possibilità di trattare le disfunzioni di ogni tratto della colonna vertebrale che contengano anche delle componenti patologiche a carico del sistema periferico.

Il sistema di taping ideato da Jenny McConnell è applicabile ad ogni articolazione del corpo. In questo modulo ho appreso l’applicazione del suo concetto e del suo tape sulla spalla, per poter trattare diverse condizioni patologiche.

Questo corso è stato molto importante. Ho avuto la possibilità per due settimane di studiare con alcuni tra i massimi esponenti della ricerca in terapia manuale al mondo. In particolare i temi trattati sono stati la neuro dinamica, la teoria del dolore in fisioterapia, la diagnosi differenziale tra rigidità ed instabilità vertebrale, la fisiopatologia vertebrale, il trattamento dorsale, il trattamento Mulligan vertebrale e della scaro iliaca.

Ognuno di questi argomenti è stato esposto dal docente ricercatore più importante in questo momento. 

Il tema principale del congresso era la postura.
Tra i relatori però era presente Christopher McCarthy, in Inghilterra lui è attualmente un’autorità assoluta sulla recente tematica della creazione di sottogruppi diagnostici in fisioterapia.

In questo congresso ha illustrato i risultati di uno studio multicentrico realizzato da lui e dai suoi collaboratori.
Stewart McGill invece ha illustrato il suo metodo originale di trattamento delle disfunzioni di movimento e della instabilità clinica.

Questa è una metodologia che si può benissimo abbinare con altri approcci attualmente presenti per quanto riguarda il trattamento attivo del paziente con problemi vertebrali.

In questo congresso sono stati affrontati i problemi dei tessuti molli nel trattamento fisioterapico muscolo scheletrico.
In particolare Karim Khan, esperto di livello mondiale nelle tendinopatie, ha illustrato lo stato dell’arte rispetto alle conoscenze fisiopatologiche e terapeutiche dell’epicondilite.

Da un paio di anni stavo studiando tutti gli scritti di Mark Jones sul ragionamento clinico in fisioterapia. Questo corso, che si è tenuto a Novaggio in Svizzera, è stato un’occasione d’oro per vederlo mettere in pratica la sua teoria su un argomento specifico ed il tutto è stato perfettamente all’altezza delle aspettative.

E’ stato uno dei primi corsi sperimentali di formazione a distanza in Italia.

I contenuti non erano estremamente innovativi però la novità del mezzo informatico come esclusivo veicolo formativo ha reso il corso comunque interessante.

Questo corso è stato organizzato dall’Università degli Studi di Milano per formare e qualificare i fisioterapisti che avrebbero avuto il ruolo di tutor per gli studenti del Corso di Laurea di Fisioterapia.

In questo corso sono entrato per la prima volta in contatto col concetto di didattica veicolata per mezzo della metodologia Problem Based Learning.
Questa metodologia didattica messa in atto e codificata negli anni sessanta in Canada presso la McMaster University nel Corso di Laurea di Medicina si è in seguito diffusa in molte università statunitensi ed in alcune università europee coinvolgendo anche altri corsi di laurea sanitaria, Infermieristica, Ergoterapia e Fisioterapia.

Purtroppo non ho potuto mettere in atto quanto appreso nel seminario perché questa modalità di docenza non è mai stata attivata nel Corso di Laurea di Fisioterapia a Milano

E’ questo uno dei congressi organizzati dalla SOM e come sempre i relatori sono stati di assoluto rilievo. In questo congresso due relazioni mi hanno colpito. Michael Adams autore insieme a Nikolai Bogduk, di un ottimo testo sulla biomeccanica del dolore e che qui ha esposto i punti principali del testo, e due fisioterapisti di Notthingham (A.J. Taylor e R. Kerry) che hanno presentato un ottimo lavoro sulla diagnosi differenziale tra dolore di origine vertebrale e di origine vascolare, poi pubblicato sulla terza edizione del Grieve’s Moden Manual Therapy del 2004.

Questo è il terzo ed ultimo seminario del corso di Medicina Ortopedica.

Al termine si svolge il Membership Exam, l’esame copre argomenti pratici (6 tecniche realizzate sugli esaminatori) e teorici (esame scritto con 400 domande a scelta multipla).

Avendo superato l’esame sono entrato nell’albo dei fisioterapisti abilitati in Inghilterra a diagnosticare problemi muscoloscheletrici, realizzare manipolazioni vertebrali e periferiche e infiltrazioni di cortisone con anestetico locale per problemi articolari e muscolari

Proseguo la mia formazione con la SOM, il format è lo stesso ed il livello dei contenuti e delle modalità didattiche per veicolarli è sempre altissimo.

Da questo modulo in poi applico questi principi di valutazione e trattamento a tutti i miei pazienti ortopedici non chirurgici ed inizio ad integrare questi concetti con il trattamento osteopatico, che nel frattempo sto studiando, e con le mie vecchie conoscenze di shiatsu.

Questo è stato l’unico corso di fisioterapia respiratoria che ho seguito.

Confesso che non è la mia passione. Il corso è stato organizzato dall’Ospedale di Aosta per tutti i fisioterapisti della regione e ha fornito i concetti di base per la riabilitazione respiratoria di pazienti chirurgici, enfisematosi ed affetti da BPCO.

In questo corso ho avuto la possibilità di incontrare per la prima volta un ricercatore fisioterapista.
Scusate il provincialismo, ma non mi era mai successo prima.

Paul aveva appena finito il suo dottorato di ricerca presso il Karolinska Institute a Stoccolma e prima di tornare a Brisbane in Australia per diventare docente universitario alla University of Queensland, ha tenuto una serie di seminari dove ha esposto i dati delle sue ricerche.

In quel momento trovavo emozionante sentire un collega non citare grandi ortopedici o neurologi, ma le ricerche realizzate da lui stesso.

Ora sono contento di essere entrato in contatto con i concetti di instabilità clinica, stabilizzazione muscolare, sostituzione e rinforzo della muscolatura stabilizzatrice così presto, in sostanza almeno quattro anni prima del primo seminario tenuto in Italia dal Kinetic Control.
Le conoscenze apprese in quel seminario hanno guidato una parte del mio lavoro fin da allora.

In dieci giornate di corso un ottimo team di terapisti tedeschi e svizzeri ha insegnato tutte le fasi fisiologiche e fisiopatologiche di linfologia e di angiologia necessarie al trattamento manuale e riabilitativo di linfedemi e di vasculopatie periferiche.

Ho appreso la diagnosi differenziale tra linfedema e flebedema, il trattamento manuale di queste affezioni, il bendaggio compressivo di mantenimento e la metodologia riabilitativa per il recupero delle funzioni motorie.

In una settimana di corso ho appreso i criteri che permettono di elaborare un programma originale di back school riabilitativa.

Questi criteri mi sono stati parecchio utili per l’attività istituzionale che allora svolgevo presso l’ASL Valle d’Aosta, per i corsi che tenevo presso la Scuola per Infermieri, per i corsi di riqualificazione degli assistenti domiciliari della Regione Valle d’Aosta e per l’attività ambulatoriale di gruppo che ho svolto presso l’unità Operativa di Riabilitazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo a Milano

La medicina tradizionale cinese è sempre stato un argomento che ha saputo svegliare il mio entusiasmo.
In questo corso ho appreso alcuni principi teorici e alcune manovre manuali che ho rapidamente integrato nei miei trattamenti di shiatsu.

Ero in una fase di transizione, da una visione olistico/empirica alle metodiche di trattamento del paziente ortopedico non chirurgico per fisioterapisti, che comunque il quel periodo non avevano di certo una base “evidence based”.

E’ stato un corso molto interessante e che in quel momento si integrava bene con la mia pratica di terapista shiatsu.

Questo è stato il corso che mi ha iniziato alla fisioterapia muscolo scheletrica, anche se allora non si chiamava così.

Grazie ai 5 seminari con Philippe Souchard ho iniziato a trattare i miei primi pazienti lombalgici e con ernia del disco.

O per meglio dire questa è stata la prima tecnica da fisioterapista che mi ha permesso di affrontare questi casi, fino a quel momento li avevo sempre trattato con lo shiatsu, che mi aveva dato ottimi risultati ma che mi teneva lontano dalla formazione prodotta dai colleghi.